Il beachcombing - passeggiare sulla spiaggia e compiere interessanti osservazioni naturalistiche

Le olive di mare, il frutto della pianta marina Posidonia oceanica spesso spiaggia in tardo inverno-inizio primavera.

Fuori dalla stagione estiva, quando la spiaggia non è occupata dalle strutture balneari e dai bagnanti, una delle attività più rilassanti che si possono compiere è quella del beachcombing, ossia osservare attentamente la spiaggia alla ricerca di reperti naturalistici che il mare, soprattutto dopo una mareggiata, lascia tra i ciottoli e i granelli di sabbia (e ahimè sempre più spesso tra la vegetazione di origine terrestre e l'immondizia riversata sulla battigia).
Di seguito un'immagine di reperti ritrovati e osservati grazie ad una lente digitale collegata al computer (durante un'attività didattica con una scolaresca): si possono osservare una specie di alga rossa (Corallina elongata), due esemplari di ricci di mare (Paracentrotus lividus), due specie di crostacei (Maja crispata e Eriphia verrucosa), dei molluschi bivalvi (Arca noae e Mytilus galloprovincialis) e due molluschi gasteropodi (Monodonta turbinata e Natica dillwynii)  

Reperti ingranditi grazie ad una lente digitale rigurdanti alghe, molluschi, crostacei ed echinodermi. 

Commenti

Post più popolari